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Noi Lions del 108ta1 ci siamo!

Carissimi soci,

il Congresso di apertura rappresenta il momento in cui il Distretto, con i suoi soci, dà inizio ad un nuovo anno della nostra Associazione. Un nuovo anno di incontri e volontariato, che noi chiamiamo Service. Anche noi assieme a tante altre associazioni del nostro paese. Il 12% della popolazione Italiana aderisce ad associazioni. l’Italia è la prima nazione al modo che opera in questo campo con i suoi 7 milioni di volontari, dove i Lions rappresentano circa lo 0,6%.

I Lions: quasi 1.400.000 di soci sparsi in 210 paesi nel mondo, 42.000 circa nel MD 108 Italy divisi in 17 Distretti e 1.314 Club. Tra questi, i 53 Club del nostro Distretto Ta1 rappresentano poco meno di 2.000 soci, 1950 ad oggi per la precisione. Cosa ne dite di provare a superare quest’anno la barriera dei 2.000 soci? Non è un’impresa impossibile. Significa un socio in più a Club. Guardiamo quest’anno: il nostro Distretto si è accresciuto di 17 nuovi soci. ATTENZIONE però: se consideriamo i 123 soci che sono usciti, di soci nuovi quest’anno ne sono entrati ben 140!!! Credo condividiate l’idea che più di pensare a far nuovi soci, sia importante NON PERDERE i nostri soci, gli AMICI che abbiamo nei nostri Club. Impegniamoci allora a conoscerci ed aiutarci di più: dimezzando questo numero impressionante di uscite avremo già realizzato una crescita di 65-70 soci. Questo non deve passare come un messaggio di egoismo o di chiusura verso gli altri ma di attenzione verso chi ha creduto nella nostra Associazione, nei suoi valori.

Con il supporto del GMT e GLT del nostro Distretto, vorremmo in questa mattinata discutere aspetti della nostra Associazione per condividere con voi argomenti importanti che ci riguardano, che sentiamo il bisogno di discutere assieme, argomenti che arrivano dai nostri soci, dai nostri Club, dal nostro modo di essere Lions oggi. Il GMT e il GLT sono due strutture che all’interno del nostro Distretto, come in tutti i Distretti del mondo, ci sostengono con la formazione, ci guidano, ci informano, non per dirci cosa dobbiamo fare ma per aiutarci attraverso la condivisione di altre esperienze. I Presidenti di Zona, soci Lions che rappresentano il Governatore nelle zone del Distretto, lavorano a fianco dei Club nell’individuare e condividere attività di service attraverso il confronto, fornendo ai Club il supporto necessario a interpretare il Lionismo nei loro territori e nel Distretto.

Club – Distretto, Distretto – Multidistretto, Multidistretto – Internazionale, sono tutti collegamenti che quanto più riusciamo a tenere uniti e attivi, tanto più consentono di esprimerci con service importanti, come sa fare l’Associazione di Club più importante al mondo, perché grande è il valore dei suoi soci.

Come Lions, proprio ricordando i numeri che ho premesso, dobbiamo guardare con più attenzione anche alle altre associazioni, dobbiamo saper ascoltare chi si pone obiettivi simili ai nostri, chi come noi cerca di trovare il modo di aiutare il prossimo e la propria comunità. Dobbiamo riprendere il rapporto con le istituzioni, dobbiamo ascoltare anche chi ha esperienze diverse dalle nostre.

I Club quest’anno hanno operato soprattutto nel sociale, nell’aiuto alle famiglie in difficoltà economica, attraverso service orientati a fornire pasti, generi alimentari, pagamento di bollette, nel mondo del lavoro con i giovani, attraverso varie forme di integrazione dei giovani nel mondo del lavoro. Ora si fanno sempre più sentire i bisogni degli immigrati.

Il Distretto quest’anno ha pensato di condividere il tema del lavoro e dei giovani, sposando il service nazionale, HELP LAVORO GIOVANI: Dall’Università a progetti sociali promossi da Lifebility con il supporto del microcredito Lions. Proprio grazie al progetto Microcredito Lions, reso possibile dalla lungimiranza di alcuni soci del nostro territorio, il Distretto è entrato a pieno titolo in un service in cui i Lions italiani possono esercitare un ruolo da protagonisti. E’ giunto il momento di mettersi all’opera. Tutto è pronto: noi Lions possiamo dare il nostro contributo attraverso le nostre competenze, attraverso l’esperienza del lavoro, le nostre professionalità, mettendoci a disposizione dei giovani nello sviluppo dei progetti e seguendo l’evoluzione, dialogando assieme agli enti finanziatori e i giovani, sostenendo i futuri imprenditori nel loro cammino di crescita. Non possiamo perdere l’occasione di dimostrare, ancora una volta, la capacità e la competenza che i nostri soci hanno sempre dimostrato di possedere e saper mettere a disposizione di chi ha bisogno.

Il nostro Presidente Internazionale invece, Jitsuhiro Yamada, lancia un messaggio preciso per unire tutti i Lions, messaggio che va diretto alla persona. DIGNITA’ – UMANITA’ – ARMONIA. Umanità e armonia, due valori che a volte anche nei nostri Club si sente il bisogno di ricordare. Armonia che aiuta a consolidare l’amicizia e la passione di essere Lions, basata sul sano confronto e sul dialogo. La Dignità invece è un richiamo forte a guardare e ad essere attenti a quanto ci succede attorno. In particolar modo lo stesso Presidente ci richiama alla dignità ai bambini. Credo che nessuno di noi possa rimanere indifferente davanti ad un bambino bisognoso, anche se il timore è quello che certe situazioni possano diventare un’abitudine.

Noi come Lions ci siamo posti l’obiettivo di debellare il morbillo, malattia che provoca centinaia di vittime, in particolar modo bambini. Ma non possiamo dimenticare tantissime altre situazioni in cui i bambini muoiono di fame e di sete, nelle quali muoiono innocentemente travolti da guerre assurde, in cui, dopo essere stati comperati a tre, quattro anni per divenire schiavi spaccapietre, muoiono abbandonati perché divenuti ciechi. Non possiamo abituarci ai bambini che muoiono per attraversare un confine, un mare. Credo che nel terzo millennio non possiamo essere noi quelli ciechi. La dignità che il nostro Presidente invoca per questi bambini si traduce nel dare loro una famiglia, una cultura, del cibo per nutrirsi, nel dare anche a loro la possibilità di avere qualche bel ricordo della loro infanzia. Questo credo sia un loro diritto. Un diritto di TUTTI I BAMBINI. Tutto ciò deve motivarci ancor più nel cercare, attraverso l’unione dei popoli e la divulgazione della cultura, la strada per ridurre e magari eliminare queste realtà che ci fanno riflettere. Tanto già facciamo. E’ inutile ora elencare quanto i Club fanno per chi ha bisogno attraverso il tempo e il denaro dei loro soci, quante risorse dedicano ai tanti problemi oggi esistenti, soprattutto in zone colpite da guerre e da miseria, attraverso la fornitura di cibo, medicinali, creando strutture dove insediare ambulatori e scuole.

Nelle nostre comunità siamo vicini ai giovani, proponendoci al mondo della scuola e del lavoro. Aiutiamo attraverso i concorsi, come gli “Scambi giovanili”, il “Poster per la Pace”, le borse di studio, i seminari sviluppati nelle scuole attraverso nostri soci come il “Progetto Martina” o il “Kairos”. Noi Lions crediamo nei giovani, vicino a noi sentiamo attivi i Leo con le loro numerose iniziative, con il dialogo ed il costante confronto.

Crediamo in un mondo sempre più multietnico, dove lo spirito è spinto dal desiderio di conoscere e scambiare. Il filosofo Eduard Glissant scrive che c’è una bellezza del mondo che sta nella relazione tra le persone, le comunità e i paesaggi. Tale bellezza è l’effetto della differenza e della molteplicità su cui si costruisce l’incontro interculturale tra civiltà multietniche dove ogni diversità di lingua, di cultura, di religione dovrà comporsi in una sintesi di accettazione che passa attraverso il dialogo. Accostarsi però all’esperienza interculturale implica un cambio netto di mentalità, uno sforzo volto a cogliere e a valorizzare le più piccole sfumature dell’altro che vive nel nostro stesso contesto ma che ha origini culturali e familiari diverse. L’incontro interculturale “tra lontani” in un paese come l’Italia, centro di immigrazione da meno di quarant’anni, non è certo facile ma è assolutamente necessario. La popolazione straniera nel nostro paese non è solo fatta da immigrati sbarcati sulle nostre coste, ma anche da bambini e giovani nati in Italia da genitori stranieri, che da alcuni anni si sono stabiliti nella nostra terra e che hanno deciso di costruire qui il loro futuro. Sono giovani che parlano e studiano in Italiano, che popolano le scuole e le università, che probabilmente saranno una parte dirigente del nostro paese. Sono italiani diversi da noi: neri, gialli, con gli occhi a mandorla, musulmani, cristiani, ortodossi, ma sempre e tutti “italiani”. La diversità è un punto di partenza nel processo integrativo, ma rappresenta anche un punto di arrivo perché ha come fine quello di trasformare le differenze da ostacolo in risorsa. Alla fine non si tratta di sopprimere una cultura per farne prevalere un’altra, lo scopo ultimo dell’esperienza interculturale è quello di promuovere una cultura nuova, una cultura della solidarietà e della condivisione tra i popoli. In questo percorso i giovani hanno un ruolo di primo piano, proprio perché rappresentano un terreno fertile, privo di pregiudizi. Anche la nuova tecnologia di navigare in rete rappresenta sicuramente una opportunità di scambio di visioni e concezioni sempre più globali che portano i ragazzi ad essere cittadini del mondo. Ed è proprio questa seconda e terza generazione che appare come la palestra dell’integrazione tra le tante diversità. I Lions, sensibili da sempre al tema dell’integrazione, da tanti anni organizzano campi internazionali della gioventù al fine di creare e promuovere uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo. Sono giovani di tutto il mondo che si ritrovano nei vari paesi ospitanti per confrontarsi su problemi che riguardano il mondo intero : il cibo e la fame nel mondo, la pace, bene assolutamente comune, l’acqua carente in alcuni territori, l’inquinamento ambientale e l’effetto serra, l’arte, la storia, la cittadinanza attiva; infine anche il gioco e il divertimento. Sicuramente è un modello, una realtà piccola, confinata; ma è un seme che potrà dare origine a un mondo nuovo. Il primo campo internazionale della gioventù venne organizzato, guidato e finanziato dai Lions svedesi nel 1974. Da allora i Lions Club di tutto il mondo hanno continuato ad invitare i giovani a partecipare ai campi della gioventù organizzati nei loro paesi. Tutti i campi internazionali della gioventù hanno una durata minima di una settimana, prevedono la partecipazione di ragazzi di paesi diversi e hanno lo scopo attraverso programmi prestabiliti di favorire contatti interculturali, di consentire lo scambio di ideali , di incoraggiare il rispetto delle idee altrui. Per il nostro Distretto il Campo Italia è stato gestito quest’anno dai tre Club di Rovereto e lo staff è stato presieduto da Giovanna Bronzini; il gruppo è partito da Matera ,si è spostato ad Alberobello, e poi Roma, Firenze e infine a Rovereto. Forse in futuro, sulla scia dei giovani, anche i “Lions adulti” potrebbero iniziare ad organizzare i loro campi, contribuendo, con la costruzione di ponti tra paesi diversi, a diffondere nella nostra società un vento di novità e di speranza. La nostra Associazione è grande ma non per quello che noi soci riusciamo fare, costruire o donare agli altri ma per quello che ti permette di fare per aiutare gli altri senza misure e senza limiti.