Fari puntati sulla riforma del terzo settore
Che ne sarà del volontariato (4.5 milioni di volontari)? Cambiamenti radicali per assistenza sociale, sanità, cultura e istruzione, sport e protezione civile, oltre che per l’attività dei Club Service.
Per le organizzazioni non profit italiane, che svolgono un ruolo fondamentale nella realtà socioeconomica del paese (circa 17 mila unità nell’industria, nei servizi e nelle istituzioni), si preparano cambiamenti a dir poco radicali, non tutti in linea però con la figura sociale che comprende le imprese, le istituzioni sociali e quelle del volontariato vero e proprio che da sole impiegano circa 4,5 milioni di volontari (le istituzioni che operano con l’apporto di volontari sono 243 mila circa). Persone che operano a titolo gratuito all’interno della società e che non si possono confondere o paragonare a quanti sono impegnati come dipendenti in imprese ed organizzazioni che lavorano nel sociale.
Il disegno di legge di riforma è già stato trasmesso dalla Camera al Senato, suscitando tuttavia una forte reazione soprattutto del volontariato che ha colto una discriminazione sostanziale, tanto da portare alla mobilitazione nazionale delle maggiori organizzazioni del settore, una mobilitazione che proseguirà anche nei prossimi mesi. Il problema è complesso e va affrontato tenendo conto di ogni singolo aspetto della materia, anche per tutelare lo status di volontario e le organizzazioni composte di soli volontari, in gran parte concentrate nei settori della cultura, dello sport, dell’assistenza sociale e della protezione civile.
Per cercare di chiarire gli aspetti essenziali della nuova disciplina del “Terzo Settore”, ed eventualmente di contribuire al suo miglioramento, mettendo a confronto modelli vecchi e nuovi, i Lions (Multidistretto 108 Italy, Distretto Lions 108 Ta1 e Lions Club Verona Europa), in collaborazione con l’Università degli studi di Verona ed il Dipartimento di Scienze Giuridiche, hanno promosso un convegno nazionale di studio che si terrà a Verona (Auditorium del Banco Popolare in via delle Nazioni) il 29 gennaio prossimo.
Tra gli altri hanno dato l’adesione il sottosegretario on. Luigi Bobba in rappresentanza del Governo, il relatore del provvedimento alla Camera (on. Edoardo Patriarca), il prof. Stefano Zamagni dell’Università di Bologna. Sono previsti interventi del vescovo di Verona mons. Giuseppe Zenti, del sindaco Flavio Tosi, del direttore internazionale Lions Gabriele Sabatosanti Scarpelli, oltre a relatori di numerose università italiane, chiamati ad affrontare temi specifici. La relazione di sintesi sarà svolta dall’avv. Gian Andrea Chiavegatti, il quale peraltro interverrà anche sull’inquadramento dei Club Service, tipologia particolare di non profit con caratteristiche specifiche, assieme al collega Renato Dabormida.
Coordinatori del convegno, presieduto dal Presidente del Consiglio dei Governatori, prof.ssa Liliana Caruso, l’avv. Luca Chiavegatti e la prof.ssa Alessandra Cordiano. Saranno presenti rappresentanti dei maggiori club service, delle organizzazioni, delle federazioni e reti di volontariato, dei centri di servizio per il volontariato, della Caritas.
Il convegno è stato accreditato dagli ordini professionali degli avvocati, dei notai, dei commercialisti e dei consulenti del lavoro per la formazione continua.
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RIFORMA DEL TERZO SETTORE
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