Dialogo come “Stile di vita”
Da qualche anno sono un officer distrettuale della “COMUNICAZIONE” e spesso mi trovo a riflettere sul fatto che la comunicazione oggi più che mai, in una società multiculturale, globalizzata, è fondamentale. Oggi gli strumenti comunicativi sono sempre più virtuali e la comunicazione diventa sempre più semplificata ed evanescente.
A parte questo problema, viviamo un clima di diffidenza, per cui la comunicazione è a volte esasperata. La paura dell’altro, la crisi economica, l’immigrazione, la disoccupazione, la miseria e l’emarginazione di sempre maggiori sacche sociali sono alla base di una società sempre più conflittuale. Viviamo in un mondo dove non è facile immergersi nella vita interiore degli altri e trovare un filo comunicativo. Il nostro Paese è diventato un miscuglio di lingue, religioni e culture diverse, Eppure è assolutamente necessario fare un tentativo, cercare un linguaggio comune che vada al di là delle barriere che ci separano, al di là della sofferenza, della violenza, della paura, della povertà, della solitudine, della disperazione, della nostalgia della propria terra lontana. La convivenza e la tolleranza, pertanto, necessitano di strumenti adeguati di comunicazione e in questo contesto l’unico solo modo per comunicare con tutti è quello della solidarietà che abbatte le differenze e fa nascere la speranza. E allora noi Lions che cosa possiamo fare?
Dobbiamo, se vogliamo portare avanti la nostra missione lionistica, proseguire sulla difficile via del dialogo come metodo, iniziando dai rapporti tra noi; tutto ciò non è facile ed è una sfida anche tra noi stessi. Non si tratta di avere tutti le stesse idee, ma di confrontarci seguendo una unica regola: rispettare la persona, qualsiasi sia la sua idea. Posta questa condizione, dobbiamo, a mio parere, in futuro intervenire anche su temi scottanti, specialmente se hanno a che fare con i diritti della persona.
Apriamo allora, i nostri sistemi di comunicazione a tutti, diamo spazio a tutti i soci attraverso la rivista, ma in particolare attraverso il sito, confrontandoci semplicemente argomentando le nostre ragioni. Il nostro compito è proprio quello di creare un metodo di dialogo e farne uno stile di vita che sicuramente ci proietterà sempre più oltre noi stessi, in una società multiculturale e ci porterà ad essere veri “cittadini attivi”.
Antonio Dezio