L’ultimo saluto all’amico PDG Nino Papacchini: un “Signor” Lion
L’ultimo saluto al nostro past governatore ed amico Nino Papacchini è stato degno del suo grado di generale, ma soprattutto degno della sua persona.
La bara avvolta nella bandiera. Lo spadino e le medaglie appoggiati su un cuscino cremisi. Il picchetto armato che rende gli onori militari. Decine di ufficiali dell’Aviazione che ascoltano, sull’attenti, il trombettiere che suona il “Silenzio”. Questo è stato l’ultimo solenne e commosso saluto dell’Aeronautica al “suo comandante”, come l’ha chiamato più volte il cappellano militare che officiava la messa nella cappella della Madonna di Loreto, nella sede del comando della Prima Regione Aerea, a Milano.
Mentre, con Gabriella, assistevo commosso alla cerimonia i ricordi e le emozioni mi si affollavano nella mente. Nino era stato pilota di aerei da combattimento, ed aveva anche nel suo curriculum il comando della base aerea NATO di Vicenza, dove lo ricordavano con stima ed affetto. Ma le sue doti umane ed intellettuali lo hanno condotto all’entusiastica partecipazione alle attività della nostra associazione, ed è di questa che voglio aggiungere qualche ricordo.
L’ho conosciuto nell’ anno in cui ha fatto il vice governatore del nostro distretto (allora il governatore aveva un solo vice) e gli avevo affidato l’incarico di coordinare le attività dei delegati (oggi si chiamano presidenti) di zona: un incarico delicato, che richiedeva sensibilità e fermezza. L’anno dopo ha assunto l’incarico di governatore, ed entrambi questi incarichi sono stati svolti in maniera esemplare: ne ho avuto ampia prova come “suo” governatore prima e presidente del Consiglio dei governatori poi.
C’è chi, e sono molti, dopo due anni di servizio a beneficio del lionismo non riveste più ruoli di responsabilità, ma questo non era il caso di Nino. Per molti anni ha lavorato alacremente per mantenere vivo il ricordo di quando Ta1, Ta2 e TA3 erano un unico grande distretto, il TA che abbracciava tutto il Veneto. E quando qualcuno aveva bisogno di lui era sempre disponibile. Nel 2001 il mio successore Beppe Pajardi ed io decidemmo di utilizzare un avanzo del bilancio multidistrettuale, frutto di una precedente raccolta di fondi, di cento milioni di lire per acquistare dei computer da donare ad una classe di giovani disabili del Kossovo, e chiedemmo a Nino di farci ottenere un “passaggio” su un aereo militare per effettuare di persona la consegna. Con poche telefonate, Nino ci procurò un volo di andata su un C130 in partenza da Pratica di Mare, ed un volo di rientro su un aereo della AirOne prestato all’esercito.
Ma Nino è stato anche un vero amico ed un grande signore d’altri tempi. Il suo calore, la sua semplicità ed il suo spirito di servizio manterranno vivo il suo ricordo in quanti lo hanno conosciuto.Purtroppo, negli ultimi quindici anni, il ricambio dei soci nei nostri club fa sì che siano pochi quelli che hanno condiviso con Nino gli anni del suo impegno, ed ancora meno quelli che erano già soci prima della divisione del TA in tre distretti. E’ anche per loro che ho scritto questo ricordo, per incoraggiarli a conoscere il nostro passato e quanti, come Nino Papacchini, ci hanno aiutati ad essere quello che oggi siamo, un insieme di persone che vogliono aiutare chi, per qualsiasi motivo, chiede il nostro aiuto.
Per chi voglia ricordare Nino con una offerta, la moglie Gabriella ci ha detto che egli avrebbe desiderato che queste offerte confluissero nell’Onlus MK ( I Lions italiani contro le malattie killer dei bambini nel Burkina Faso), utilizzando l’IBAN della Banca UniCredit IT 90 O 02008 20600 000100894734, indicando come causale : IN RICORDO DI NINO PAPACCHINI.