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Coronavirus e resilienza: l’esperienza di un club Lions

Abbiamo trascorso un anno veramente difficile perché la pandemia ha creato tanto dolore e inoltre, la solitudine è stata una realtà con cui abbiamo dovuto convivere. Abbiamo cercato delle soluzioni facendo appello alla capacità di resilienza che è uscita dagli ambiti soliti in cui veniva applicata, economia, ecologia, medicina ecc. Abbiamo, ad esempio, scoperto lo smart-working e abbiamo constatato che lavorando da casa abbiamo risparmiato energie e tempo.

Anche nell’attività lionistica si è creata una forma di resilienza. Le realtà dei vari Club sono diverse, e perciò vi racconterò l’esperienza da me vissuta all’interno del Club Verona Cangrande di cui faccio parte.

Dopo un primo momento di perplessità e di scoraggiamento, abbiamo fatto un contratto con la piattaforma Zoom per un anno e abbiamo cominciato a organizzare tutta una serie di incontri e di eventi culturali, cercando di sensibilizzare i Soci e di aiutarli per vincere le problematiche tecniche.

Tra i relatori abbiamo coinvolto in modo particolare molti nostri Soci, anche quelli che erano stati meno attivi o non avevano mai fatto interventi in pubblico. Gli incontri sono stati settimanali e si è parlato di informatica, di politica internazionale, di stili di vita e di medicina preventiva, di sordità, di cultura classica, di arte, di architettura, di terzo settore ecc… Abbiamo potuto contattare, sempre via Zoom, gruppi di volontariato che hanno presentato il lavoro che  svolgono; alla fine abbiamo loro destinato un  supporto economico e alcuni soci, dopo questi incontri, hanno aderito in modo attivo ad alcuni di questi gruppi. Anche altri Service effettuati a favore di terzi sono stati discussi e condivisi nei vari incontri coi Soci.

Sono stati anche organizzati degli eventi dal Distretto e dal Multidistretto su piattaforma Zoom a cui abbiamo potuto partecipare (particolarmente interessanti sono stati quelli sull’ambiente, sul terzo settore, sulla comunicazione).

E le conviviali? Ci siamo inventate anche quelle. In certe occasioni abbiamo anche fatto un brindisi da casa, per esempio a Pasqua e a Natale per lo scambio degli auguri.

Sono state organizzate più riunioni delle Signore, Socie e consorti di Soci. Abbiamo anche organizzato molti incontri sul Lions Club e il lionismo: l’incontro con il Governatore, la conferenza della Presidente internazionale Elena Appiani, la relazione sulla Fondazione Distrettuale e ne abbiamo in programma tantissime altre. Abbiamo superato il numero standard di incontri e se sono saltate le cene, questo ci ha permesso di investire sui service. In conclusione, con l’aiuto di un bravo addetto alla comunicazione ed esperto di informatica, con un po’ di buona volontà, di flessibilità, e quindi di resilienza, da parte di tutti, abbiamo potuto sentirci uniti e solidali.

 

Antonio Dezio