Danilo Pavan, già Governatore del Disteretto Ta, un Lions da non dimenticare
Nel 2007 i Club Lions della città di Verona istituirono il Premio “We Serve Danilo Pavan”, a cadenza annuale, da attribuire a persone o ad Associazioni private che dimostravano particolare impegno nell’ambito socio-umanitario e che, pur non essendo iscritte al LCI, rispecchiavano nella loro vita lo spirito dell’etica lionistica.
Da qualche anno, purtroppo, l’assegnazione del premio è stata interrotta.
Chi era Danilo Pavan?
Ho ascoltato tantissime persone che l’hanno conosciuto e che da lui hanno ricevuto qualcosa di particolare e di profondo. Sono testimonianze così numerose che per raccoglierle non basterebbe un volume.
Danilo Pavan era un architetto ed era un Lions, Socio del Club Verona Host. Nell’ ambito professionale fu stimatissimo e fu un vero leader: per diversi anni fu presidente del Collegio riunito degli ingegneri architetti della provincia; successivamente ricoprì la carica di consigliere nazionale fino al 1963. Si affermò come uno degli architetti più rispettosi dell’ambiente. Oltre che in Italia lavorò in Spagna, Zambia, Giappone, Sudafrica, Stati Uniti e progettò anche alcuni edifici in Libia, dove impiantò una industria di prefabbricati per l’edilizia nel 1976-77.
Nel Lions ricoprì la carica di Governatore del Distretto Lions Triveneto nel 76-77 e l’anno successivo ricoprì la carica di Presidente nazionale dei Governatori. Per il Lions nel veronese portò avanti tanti progetti e ne diresse i lavori. Tra questi ricordiamo la piscina per disabili al Cerris, il Centro natatorio per disabili a Legnago, il Centro ospedaliero per bambini con la sindrome di Down di Marzana e la Pro Senectute di Palazzo Da Lisca in Piazza Isolo a Verona.
Molti ricordano che partecipò alla ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976 e dell’Irpinia nel 1980, e, per l’attività svolta in Friuli in collaborazione con il commissario Giuseppe Zamberletti, ricevette la cittadinanza onoraria del comune di Zuglio.
Fu Officer del Distretto per la scuola cani guida per ciechi di Limbiate Milano e per tale Service attivò tantissime iniziative come quella di far affiggere dei manifesti in tutti i luoghi pubblici, in cui si ribadiva il diritto dei non vedenti di poter entrare con la sua guida secondo la legge 37/1974. Fu membro dell’Avis e fu anche il fondatore dell’Aido a Verona.
Sappiamo che ebbe moltissime onorificenze, anche se non ne parlò mai per la sua nota modestia: fu nominato grande ufficiale della Repubblica e presidente degli Ordini cavallereschi italiani. Nel 2007 fu il primo a ricevere il premio “WE Serve Danilo Pavan” in occasione del cinquantesimo della fondazione del Lions Club Verona Host.
Purtroppo visse l’ultima parte della sua vita nella povertà e nell’oblio. Giancarlo Volpato, in una sua opera pubblicata recentemente dal titolo “Profili Veronesi” ne ricorda la figura dopo aver raccolto alcune notizie da Giuseppe Franco Viviani, amico di Danilo e già socio Lions nel suo stesso club. Volpato lo definisce “uomo dal carattere dolce, mite, schivo e generoso, gentiluomo nel senso profondo del termine, signore nell’animo e nel portamento” e questa è la stessa impressione che ho ricevuto anche io in una serata Lions in cui l’ho incontrato e durante la quale ho avuto la fortuna di scambiare con lui alcune frasi.
Certamente era anche affascinante per l’intelligenza, per la fantasia, per l’affabilità e la fiducia che dimostrava negli altri. Parlare di lui vuol dire parlare di un Lions speciale, pieno di idee, capace di coinvolgere i Soci Lions, instancabile nella sua missione verso i meno fortunati. Non era certo tra quelli che vogliono cambiare il mondo, ma se ci fossero abbastanza persone come lui, il mondo non avrebbe bisogno di essere cambiato.
il 2 gennaio 2008 se ne andò nel silenzio assoluto, e da questo silenzio, che perdura ormai da troppo tempo, deve essere tratto oggi per continuare a darci il suo insegnamento esemplare di Lions e di uomo.
Antonio Dezio