Il Sindaco di Verona incontra i Club Lions cittadini
illustrati i progetti Lions in aiuto della comunità
Gli otto Club di Verona hanno incontrato il sindaco della città Federico Sboarina. L’incontro cordiale è stato moderato dall’organizzatore Alberto Marchesini, coordinatore dei rapporti con le istituzioni del Distretto 108 TA1.
Ha dato il via alla riunione il presidente della zona E Simone Lupo che ha presentato la famiglia lions territoriale molto legata al capoluogo “una realtà di 216 persone che tutti i giorni pensano come poter aiutare la propria comunità mettendo a disposizione tempo, competenze e cuore” e ha illustrato le due tematiche sulle quali è stato concentrato l’impegno quest’anno. Nel progetto per contribuire a contrastare il fenomeno della povertà assoluta, “che interessa anche la nostra cittadinanza con famiglie e persone senza fissa dimora che fanno fatica ad avere il cibo per poter vivere, abbiamo individuato come partner la Ronda della Carità. Grazie ad un finanziamento della Fondazione Lions Clubs International acquisteremo l’attrezzatura necessaria alla mensa dove saranno ospitate le persone ed un furgoncino per consegnare i pasti in giro per la città”. Ricordati anche il progetto Kairos, già attivo su 14 regioni italiane con il coinvolgimento di 218 istituti scolastici esteso da quest’anno alla scuola d’infanzia cui hanno aderito tutte le 81 scuole della città, ed il Lions Day, giornata dedicata a far conoscere il lionismo con la contemporanea offerta di servizi gratuiti per il controllo del diabete e la sensibilizzazione su tematiche importanti come i cani guida per i non vedenti.
Dopo il saluto del 1° VDG Loredana Bavosa che ha ringraziato per l’accoglienza ha preso la parola il DG Giorgio Barbacovi. “Siamo nati nel 1917 con scopi ed un’etica che sono rimasti uguali. Certi valori non possono cambiare, cambiano le persone e noi dobbiamo essere attenti, cercare di capire come il lionismo possa interpretare questo cambiamento. Dal Covid abbiamo imparato quanto siano importanti le relazioni perciò il nostro lavoro è creare unione tra i 1800 soci dei 53 club presenti nel nostro distretto.” Ha sottolineato la volontà di portare avanti un rinascimento etico dove essere è più importante che apparire. “Un compito difficile di persone che hanno la fortuna di poter dedicare del tempo agli altri, mettendo a disposizione le loro competenze. Questo è il valore che il lionismo innovativo deve portare alle nostre comunità”. Ha concluso mettendo in evidenza il fondamentale rapporto con le istituzioni per contribuire assieme a gestire situazioni anche complesse, citando ad esempio il grande tema Afghanistan.
Il sindaco Federico Sboarina ha ricordato la povertà creata dalla pandemia. “Abbiamo distribuito buoni spesa a chi si è trovato nelle condizioni di non poter più comprarsi da mangiare o le medicine. Abbiamo intercettato 8.000 persone su una popolazione di 260.000 che si sono trovate dalla sera alla mattina a non essere più in grado di sostenere la famiglia”. Il mondo è cambiato rispetto al pre-Covid “è epocale quanto è successo e non dobbiamo dimenticarlo”. Tra i tanti problemi generati dal contagio ha ricordato anche il fenomeno delle baby gang. La città è ripartita velocemente, ha sottolineato “grazie alla sinergia che si è creata, prefettura, forze dell’ordine, amministrazioni comunali, strutture sanitarie, la regione, che ha generato un meccanismo positivo. Il Covid ha tuttavia generato delle criticità nuove e la vostra presenza in questa rete sul territorio è assolutamente fondamentale”.
L’incontro si è concluso dopo i saluti dei presidenti o delegati dei club di Verona Cangrande, Catullo, Europa, Host, Re Teodorico, Gallieno, Arena e Dante Alighieri e la consegna del guidoncino da parte del Governatore Giorgio Barbacovi con la foto di gruppo.
Claudio Gasparini