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SERVICE VERONA MINOR HIERUSALEM

Ho ricevuto da parte di Claudia Callipari il seguente articolo che riguarda un Service molto interessante promosso e organizzato dal Leo Club Verona di cui Claudia è socia. Claudia Callipari è anche una componente del Comitato Attività Culturali e Comunitarie da me coordinato. Grazie  Claudia  sia per il Service da voi realizzato sia per il bellissimo articolo che pubblico integralmente.

SERVICE VERONA MINOR HIERUSALEM: IL LEO CLUB VERONA TENDE UNA MANO AI PROFUGHI SIRIANI IN LIBANO di Claudia Callipari

Probabilmente non a tutti è noto che nel XV secolo Verona adottò uno stemma in cui la città veniva definita “Verona Minor Hierusalem”. Inizialmente non si capiva il reale significato di tale riferimento. Solo in seguito si scoprì un antico documento contenente la descrizione di tutte le caratteristiche parallele di Verona e Gerusalemme. Alcuni luoghi, esempio fra tutti il toponomastico di Nazareth sulle Torricelle, custodiscono ancora la memoria di questa affascinante storia. Domenica 17 novembre 2013 il Leo Club Verona ha riproposto l’antico percorso mediante la visita di alcune delle chiese meno note ma più belle di Verona. Il giro è stato guidato dalla professoressa Renata Semizzi, storica dell’arte, e da Alessandro Corradi, storico, entrambi fra i massimi esperti della Verona Minor Hierusalem e autori dell’omonimo libro. Scopo di questo service è stato quello raccogliere fondi per aiutare una realtà particolare : l’emergenza umanitaria che colpisce i siriani che vogliono cercare di scappare dalla morte in patria. Visto che Verona era appunto considerata la «piccola Gerusalemme», si è pensato che fosse bello mantenere questo collegamento col Medio Oriente. E visto che Verona è stata una città ospitale, aperta ai pellegrini e ai senza casa, si è pensato che fosse particolarmente « in tema » pensare ai profughi siriani, vera emergenza per tutto il Medio Oriente e per la coscienza del mondo intero. Affinché, però, gli aiuti non si perdessero a mantenere le strutture delle Associazioni umanitarie, ma andassero effettivamente ai poveri bisognosi, il nostro piccolo aiuto è stato dato direttamente in mano a chi incontra personalmente queste persone disperate localizzate nel Paese più vicino al proprio, il Libano. Lì da anni opera un sacerdote toscano, Padre Damiano Puccini, che ha scelto i poveri libanesi come propria famiglia e vocazione, facendosi prete maronita e incardinandosi nel Paese dei Cedri per poter condividere la sorte di chi si trova senza presente e senza futuro. Ben 300 euro di offerte libere sono state raccolte e devolute interamente all’associazione di Don Damiano «Oui pour la Vie», non essendoci stato alcun costo di gestione. Don Damiano, con estrema trasparenza, ci ha tra l’altro spedito la ricevuta di ciò che ha acquistato con quella somma : cibo per i profughi. Durante il perscorso sono state vistitate le stupende chiese di, nell’ordine, Santa Maria di Nazareth, San Zeno in Monte, Santa Maria in Organo, Ss. Trinità, Santa Toscana, Sant’Elena (vicino al duomo). Molte di esse sono state fatte aprire appositamente da chi le gestisce per poter essere vistitate. Un percorso bellissimo molto apprezzato dai partecipanti, vista anche la bellissima giornata di sole.

Antonio Dezio