Benessere in azione: il ruolo del lavoro per promuovere la salute mentale

Il lavoro è fondamentale per l’autostima e l’integrazione di una persona nella società.

La Costituzione italiana sancisce il diritto al lavoro con una giusta retribuzione e con condizioni di sicurezza e rispetto, che assicurino un’esistenza libera e dignitosa.

Il lavoro, dunque, contribuisce a definire l’identità di una persona e le permette di valorizzare le proprie competenze.

Tutto ciò vale per tutti i cittadini anche per le persone con qualche fragilità come i pazienti psichiatrici.

Questo è stato l’argomento affrontato nel convegno che si è svolto in data 15-11-2025 presso il Polo Zanotto a Verona, organizzato dalla Zona D del Distretto Lions 108 TA1.

Relatori di eccezione la professoressa Michela Nosè, la professoressa Valeria Donisi, il Professor Giorgio Gosetti e la dott.ssa Elena Brigo. Il convegno è stato moderato dal Dott. Marco Cambiaghi ed è stato preceduto da una breve presentazione del Presidente della Zona D Ing. Massimo Furini. Presente la Governatrice del Distretto Dottoressa Antonella Genovesi.

Purtroppo, la malattia psichiatrica è vista come forma di vita inutile e antisociale, che merita, nei migliori dei casi, compassione. In realtà ridare speranza, ridare vita a chi è affetto da una patologia mentale è proprio il compito non solo della psichiatria ma anche della comunità. Una atmosfera relazionale e dialogica dovrebbe far parte della cura e dovrebbe affiancare la terapia farmacologica. Il lavoro è sicuramente il banco migliore per una riabilitazione di tali pazienti e deve fondarsi su un approccio umano e rispettoso, basato sull’ascolto empatico e il dialogo con una visione che favorisca un’ottica che considera l’unicità del paziente, la sua fragilità e il suo mondo interiore.

Durante il convegno è stata presentata dalla dottoressa Brigo la cooperativa Panta Rei, da lei diretta, che ha come obbiettivo l’inserimento lavorativo di soggetti con disagio psichiatrico.

Tale cooperativa è una impresa sociale che si colloca all’interno del mercato con servizi principalmente in ambito turistico (un ristorante, una lavanderia, servizi di piccola manutenzione del verde e delle pulizie ecc..) competitivi per qualità ed efficienza. Il 56 % dei ricavi proviene da fonti private e solo il 43% da fonti pubbliche. Nel corso degli ultimi 5 anni la cooperativa ha incrementato il proprio fatturato commerciale del 90% con una conseguente crescita dei salari per i soci lavoratori svantaggiati.

A seguire, dopo la relazione della dottoressa Brigo, alcuni soci della cooperativa hanno raccontato, con semplicità e orgoglio, la loro esperienza personale come lavoratori nella loro comunità.

Antonio Dezio