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Col nuovo anno parte il restauro della Madonna di Besagno

I lavori promossi dal Museo Diocesano e dal Lions Club Trento Host

La preziosa scultura lignea della Madonna di Besagno, vicino a Mori, attualmente spezzata, potrà ritrovare la sua forma originaria grazie alla donazione al Museo Diocesano da parte della famiglia Moiola, proprietaria della statua, e al finanziamento del Lions Club Trento Host. Il laboratorio “Stefano Gentili – Conservazione e restauro di beni culturali” di Lavis, inizierà il lavoro di restauro con il prossimo anno, per mettere insieme i vari pezzi della preziosa statua datata fine 1400, inizi 1500.

L’annuncio è stato fatto dal presidente del Museo Diocesano Michele Andreaus, che ha ringraziato la famiglia Moiola per la donazione e il Lions Club Trento Host per il sostegno economico del restauro. Due azioni che “sono una forma di filantropia poco frequente a favore di un’opera d’arte sacra, che per noi rappresenta un forte legame con il territorio”.

Tale legame con il territorio è stato sottolineato anche da Franco Giovannini, presidente del Lions Club Trento Host che ha detto: “Il nostro motto è “We serve” ovvero essere al servizio sia a livello sociale, ma anche artistico e culturale. In questo caso aiuteremo a restaurare la statua, simbolo della centenaria storia del nostro territorio.”

La Madonna di Besagno ha passato varie peripezie: fu rubata, ritrovata sulle rive dell’Adige, molto danneggiata e priva del Bambino. Ora avrà nuova vita.

 

Silvia Siena