Elena Appiani, alla prima uscita come Direttore Internazionale, espone il suo programma
Alla prima riunione distrettuale del Distretto 108 Ta1
Dal 1 luglio è partito un nuovo viaggio per il servizio umanitario per tutti voi e anche per me: partecipare al Board di LCI, la più grande organizzazione al mondo di servizio, con oltre 1.400 mila soci, è un onore e anche una responsabilità.
Ogni viaggio inizia con un primo passo.
Il ruolo dei Lions, oggi, può essere strategico, soprattutto in un momento di grande difficoltà come quello che stiamo affrontando, indipendentemente dalla pandemia. Questa ha solo amplificato le disugualianze e i bisogni.
Il mio primo passo è stato partecipare alla prima riunione del Board Internazionale ed essere accolta dal team degli altri Direttori internazionali e degli Officer esecutivi.
Nel mio primo anno di servizio come Direttrice Internazionale lavorerò nel comitato della membership: maggiore attenzione per i soci che già ci sono, crescita e sviluppo di nuovi soci e di nuovi club, delineare strategie per migliorare l’esperienza dei soci.
Sarà sicuramente stimolante il confronto con le altre aree costituzionali, ma fondamentale riuscire a modellare, customizzare, i progetti internazionali sulla base delle differenti esigenze delle aree costituzionali: l’Europa non ha lo stesso stile dell’India, della Cina o di altre parti del mondo, e sarà importante tenerne conto.
I bisogni aumentano sempre più, ma noi Lions siamo attrezzati per dare risposte ai nuovi bisogni, o forse, è meglio dire, ai vecchi bisogni con metodi innovativi. Sarà necessario intervenire con più forza e intensità.
Il cuore dei Lions e dei Leo batte per il Servizio Umanitario che si evolve continuamente per rispondere ai continui cambiamenti della società. Nel nostro viaggio nel service c’è un mix tra tradizione e innovazione: nuove soluzioni per vecchi problemi.
Ci aspettano ancora grandi sfide attraverso azioni concrete di servizio.
Dobbiamo lavorare insieme per trovare nuove strade per motivare, coinvolgere, far partecipare, entusiasmare, emozionare, servire, prendersi cura, ……
Noi soci avremo la responsabilità di portare una “nuova normalità”, quella del cambiamento vero, dei nuovi stili, delle nuove abitudini.
Per rendere più forte l’Associazione possiamo mettere in campo delle azioni concrete che possiamo riassumere in 4 parole chiave: Team, Visione, Piano, Successo.
I nostri club hanno bisogno di una visione chiara per sentirsi parte del cambiamento, la fedeltà dei soci e la passione per il servizio sono il motore del successo. Lavorare nei club con un piano d’azione definito ci consentirà di condividere la visione per raggiungere il successo delle azioni.
Spesso all’interno dei club non c’è una chiara visione, non si dipinge un quadro seguendo tutte le fasi di sviluppo, ma si ricalcano vecchi metodi e strade già percorse che, non sempre portano, però, a nuovi risultati.
Il team, il lavoro di squadra è un metodo di lavoro, non si inventa. Si costruisce sulla fiducia e con il desiderio di aumentare la motivazione dei soci: soci coinvolti sono anche soci motivati.
In questo processo di cambiamento dobbiamo passare attraverso la comunicazione, il confronto, il servizio, il coinvolgimento e la formazione.
A scriverle sembrano cose semplici, ma per metterle in pratica è necessario un processo di cambiamento che ci coinvolgerà per parecchio tempo.
Ognuno di noi può guidare il cambiamento, sicuramente gli altri ci seguiranno. Ognuno può fare la differenza nel Saper fare e nel Saper essere con la libertà di decidere di poter “fare bene il bene”, che può diventare il più potente dei motori per l’umanità.
La diversità dei Lions migliora la solidarietà e la solidarietà è l’essenza del servizio.
Ci aspettano ancora grandi sfide attraverso azioni concrete creando una catena di solidarietà internazionale, identificando altri potenziali soci Lions che ci aiutino nella nostra attività di servizio umanitario.
Con Cuore, Testa e Mano
ID Elena Appiani
11 luglio 2021