Global Action Team: si parte dal Club
Sabato 11 novembre si è svolto a Padova presso l’Hotel Villa Italia un evento unico ed eccezionale organizzato dagli Area Leader 4 G GMT Elena Appiani e GLT Claudio Pasini in collaborazione con la sede centrale di Chicago e i 3 Distretti Ta1, Ta2 e Ta3. Si è trattato di un workshop tenuto dalla specialista GMT per l’Europa Jeanne Ewert.
Erano presenti Giuseppe Potenza / Coordinatore GMT MD 108 Italy, Il Governatore del Distretto 108TA1 Maria Enrica Cecchini, il Governatore del Distretto 108TA2 Vincenzo Trevisiol e il Governatore del Distretto 108TA3 Pier Paolo Monte. Si è parlato di un nuovo modello organizzativo predisposto dalla Sede Centrale per affrontare il secondo centenario per accrescere la qualità dei nostri progetti di servizio umanitario. Il nuovo modello organizzativo è il Global Action Team. L’obbiettivo è quello di espandersi sempre di più e di migliorare la vita di 200 milioni di persone.
La strategia è quella di unire la Leadership (GLT) la Membership (GMT) e i Service (GST).
Il Global Service Team è l’ultimo nato ed è il logico completamento sinergico: il Service come punto centrale grazie al quale sarà più facile motivare i soci e coinvolgerne di nuovi, soci che dovranno essere formati grazie alla Leadership. Questa sinergia tra le tre aree parte dal club, è presente nel distretto, nel multidistretto e nell’Area Costituzionale. Tutto ciò ha lo scopo di creare sinergie e migliorare i risultati attraverso delle figure intermedie nei Club con l’obbiettivo finale di un avvicinamento tra il Distretto e i Soci.
Dunque una prima grossa novità è quella di aggiungere ai ben noti Global Membership Team (GMT) e Global Leadership Team (GLT) il Global Service Team (GST) con l’obiettivo di governare l’azione di servizio associativo ad ogni livello, ad iniziare dal Club. In questo modo si vuole di fatto ribadire che è proprio attraverso il service che il socio deve formare la sua capacità di leader.
Per garantire il più stretto coordinamento entra in scena il Global Action Team (GAT) che coordinerà l’attività di GST, GMT e GLT.
Il Global Action Team(GAT) a livello di Club sarà guidato dal Presidente; dal Governatore a livello di Distretto e dal Presidente del Consiglio dei Governatori a livello del Multidistretto.
E’ previsto tra GST e LCIF un legame di supporto reciproco in funzione di una programmazione che tenga conto delle risorse finanziarie. Tale collaborazione ha l’obbiettivo di individuare almeno un’iniziativa di Service nell’area, attuabile grazie all’uso dei contributi della LCIF.
La seconda grossa novità è quella che anche per il Club arriva il rappresentante GLT e GMT e a queste figure si associa il GST.
Il Global Leadership Team(GLT) sarà il Vicepresidente del Club. Tradizionalmente in una posizione di “sostegno” al Presidente, il “Vice” si vede così proiettato nella piena operatività. Il suo obiettivo sarà quello di garantire che ogni officer ed ogni socio ricevano la formazione necessaria al loro ruolo.
Il Global Membership Team (GMT) troverà invece il suo rappresentante all’interno del Club nel Presidente del Comitato Soci.
Da stabilire ancora come identificare la figura del GST (per scelta del Presidente? Per votazione?)
Le nuove figure che andranno a comporre il Direttivo di Club saranno dunque le seguenti:
- Global Service Team Leader
- Global Membership Team Leader svolto dal Presidente Comitato Soci
- Global Leadership Team Leader svolto dal Vicepresidente di Club
- Coordinatore LCIF di Club svolto dal Past Presidente.
E’ previsto anche un componente di Club per la comunicazione.
In questo modo i Club potranno ottenere un impatto ancora maggiore nelle loro comunità con una nuova rinnovata energia e con nuove risorse.
Il convegno si è concluso il pomeriggio con dei confronti a piccoli gruppi in tavoli di lavoro.
La programmazione di una nuova ristrutturazione del Lions ha come obbiettivo fondamentale quello di legare sempre più il Team distrettuale con il Club che in questo modo, con la responsabilizzazione diretta degli officer distrettuali, diventa una cellula autonoma del sistema, al Servizio e in proseguimento comunque di tutto l’organismo distrettuale. Jeanne Ewert ha più volte ribadito che questa piccola rivoluzione non deve mettere in crisi il sistema attuale visto che il cambiamento dovrà avvenire nel tempo e in modo flessibile, nel rispetto assoluto di una presa di coscienza da parte dei singoli soci e dei vari Club il cui successo è spesso legato a un certo tipo di organizzazione consolidata e di cultura acquisita nel tempo.
Antonio Dezio