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I Lions e il pianeta della disabilità

Da sinistra a destra la Signora Silvia Arzenton, assistente alla poltrona, la dottoressa Elena Pozzani, il Vicegovernatore dottoressa Sonia Mazzi, le Signore Donatella Pippa, Federica Bellamoli, Silvana Chiaffoni, assistenti alla poltrona

Dal 19 al 21 novembre 2015 si è svolto a Verona, presso l’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio, il XVIII Congresso Nazionale SIOH. La SIOH è la Società Italiana di Odontostomatologia per disabili e ha festeggiato nel 2015 il trentennale della sua fondazione. Il congresso, ha ottenuto vari patrocini e tra questi il patrocinio del Distretto Lions 108TA1; il Comitato Scientifico e Organizzativo è stato coordinato dalla dottoressa Elena Pozzani dell’ULSS20 di Verona.

E’ stato un congresso particolarmente interessante e il suo spessore scientifico e culturale si intuisce già dal suo titolo “Odontoiatria nel paziente fragile: dalla teoria alla pratica clinica, attraverso l’etica medica”.

Il Congresso è stato preceduto da un corso pre-congressuale, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Odontoiatria Laser Assistita (AIOLA), sull’utilizzo delle nuove tecnologie in odontoiatria; in particolare sono stati evidenziati i vantaggi che il “laser” offre rispetto alle tecniche tradizionali.

Venerdì 20 novembre l’apertura dei lavori è stata preceduta dal saluto delle autorità. Tra le autorità è intervenuta la Dott.ssa Sonia Mazzi, Vicegovernatore del Distretto Lions 108 TA1, che ha sottolineato i motivi per i quali il Lions ha voluto patrocinare tale evento, in particolare per testimoniare la vicinanza e l’attiva partecipazione a tutte le fragilità dell’essere umano ed ai suoi bisogni “speciali” essenziali per una dignitosa qualità di vita.

Hanno aperto i lavori del convegno il Presidente nazionale SIOH, Dott. Roberto Rozza, il Presidente del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università di Verona, Prof. Massimo Albanese, il Direttore della Clinica Odontoiatrica dell’Università di Padova, Prof. Edoardo Stellini.

Il valore scientifico e di approfondimento delle relazioni che si sono succedute è stato di alto profilo ed ha aperto una strada sulla quale proseguire per il futuro.

Il sabato 21 si è svolto, in contemporanea con i lavori congressuali, il VII Memorial Cavaliere, con un focus sul percorso per poter raggiungere l’eccellenza nell’erogazione delle prestazioni odontoiatriche ai pazienti fragili nelle strutture odontoiatriche del Sistema Sanitario Nazionale. Il professor Cavaliere , mancato nel 2008, Primario Emerito dell’Ospedale Civile Maggiore di Verona, è stato il fondatore del Servizio Odontostomatologico per Disabili a Verona.

Non è la prima volta che il nostro Distretto, sensibile ai problemi dei soggetti disabili, interviene ai congressi della Società scientifica di odontostomatologia per disabili. Infatti, il 7 dicembre del 2014 al congresso coordinato sempre dalla dottoressa Elena Pozzani dal titolo “Il bambino con sindrome di Down: percorsi terapeutici integrati medici e odontostomatologici”, era intervenuto il socio Matteo Masconale del Club Catullo di Verona che da tempo e con particolare dedizione si dedica alla causa dei bambini Down.

Quest’anno ha partecipato Sonia Mazzi, nostra prima Vicegovernatrice, che fin dalla presentazione della sua candidatura ha mostrato una particolare sensibilità ed attenzione verso i soggetti più sfortunati e in quella occasione ha raccontato una serie di esperienze personali che dimostravano un impegno costante di condivisione e di affiancamento alle famiglie dei disabili per dare una risposta concreta ai bisogni di queste persone .

Mi piace concludere con una parte della prefazione di un libro scritto da G. Pontiggia, Mondadori Editore,2000 : «I bambini disabili nascono due volte: la prima li vede impreparati al mondo, la seconda è una rinascita affidata all’amore e alla intelligenza degli altri. Ma questa rinascita esige anche negli altri un cambiamento integrale nei confronti dell’handicap: un limite fisico o mentale che, direttamente o indirettamente, prima o poi, ci coinvolge tutti. E che – in un’epoca dove si esalta la sfida fine a se stessa come superamento del limite – impone la sfida più importante, che è la consapevolezza e l’accettazione del limite».

Il limite, la fragilità, le esperienze che chiunque può fare in qualsiasi momento della propria vita, non solo non devono essere ostacolo, motivo di disagio o imbarazzo, ma al contrario, provocando reciprocità, possono stabilire rapporti di empatia e di solidarietà.

I Lions sono e dovranno essere sempre più i paladini di questa sfida promuovendo cultura verso il mondo della disabilità, affiancando le famiglie di queste persone per poter dare una risposta concreta ed adeguata ai bisogni che non sono solo bisogni economici, affiancando e stimolando sempre più le istituzioni sociosanitarie. Ne deriverà un arricchimento reciproco, un ricerca di una nuova cultura per il proprio operare, una società che cammina sempre più verso l’integrazione e la solidarietà.

Coraggio dunque Sonia; il prossimo anno sarà il tuo anno e credo che dedicarlo a questi nostri fratelli più sfortunati sia un nobile e peculiare obbiettivo.

Antonio Dezio