Notizia

La veronese Stefania Tessari vince il Concorso LIONS-LIFEBILITY FOR HUMANITIES 2024

laurea magistrale in Economics presso l’Università di Verona con il massimo dei voti, è la vincitrice tra i sei finalisti provenienti da tutta Italia

 

 

 

La veronese Stefania Tessari è la vincitrice del Concorso LIONS-LIFEBILITY FOR HUMANITIES 2024. Stefania risulta vincente tra i sei finalisti provenienti da tutta Italia.

Stefania Tessari ha una laurea magistrale in Economics conseguita nel 2017 presso l’Università di Verona con il massimo dei voti.

La consegna del premio pari a € 1.500 avverrà a Milano presso la Camera di Commercio il giorno 12 giugno alla presenza di autorità civili e dei massimi esponenti del LIONS INTERNATIONAL italiano.

Oltre al premio in denaro la vincitrice beneficerà, a fine giugno, di una tre giorni di approfondimento e visita degli organismi della Comunità Europea a Bruxelles. Inoltre, farà parte della delegazione di membri del LIONS italiani, a marzo del 2025, per l’annuale visita all’ONU.

Il Premio viene conferito da una Giuria composta da giornalisti, docenti e scrittori sia membri del LIONS che no.

I parametri di valutazione che sono adottati per determinare la validità, la qualità, l’aderenza alle finalità del concorso sono di seguito brevemente descritti.

* scrittura in italiano;

* corrispondenza ai temi del concorso;

* correttezza nella scrittura;

* trama coinvolgente;

* scrittura empatica;

* originalità dell’elaborato

* l’impatto dell’etica sul superamento dei mali del mondo.

Seppur tutti i finalisti, compreso il veronese Jacopo Poiana studente in medicina, abbiano realizzato degli elaborati di grande levatura, Stefania è emersa in maniera decisiva.

La sinossi del lavoro (a cura di Maria Grazia Sessa) è la seguente.

L’indifferenza della società è il tema che muove la trama del racconto. Petra, una dodicenne di scuola media, disadattata a causa della sua timidezza e ritrosia, soffre osservando atteggiamenti di indifferenza dei compagni verso chi ha bisogno di aiuto. Tuttavia, pur volendo intervenire non ha il coraggio di reagire, tende a stare un passo indietro.

L’occasione di crescere in coraggio e maturare comportamenti risolutivi le viene dalla gita scolastica, alla quale in verità non desidera partecipare ma che si ritrova a dovere affrontare suo malgrado.

La scena si svolge nella città di Verona. Arrivata in albergo studenti e docenti escono per un giro, Petra non vuole andare. Con uno stratagemma riesce a farsi lasciare in camera, finalmente sola, si affaccia alla finestra e vede un parco, la sua passione per gli alberi le fa desiderare di visitarlo, ma non è facile per una minorenne uscire dall’albergo senza essere vista.

Con sua grande meraviglia ha l’occasione di conoscere una inserviente dell’albergo, Nadia, con cui stringe amicizia e complicità e si fa condurre al parco. Durante la passeggiata, Petra si accorge di un uomo in difficoltà, si era perso e non trovava la strada per casa, Nadia interviene subito chiamando una associazione di volontariato del territorio che si occupa prontamente di riportare l’uomo a casa.

Questa esperienza viene raccontata ai compagni, al loro ritorno in albergo, e Petra riceve le congratulazioni di tutti per avere salvato quell’uomo che si era perso. Aveva applicato la regola etica LIONS che recita: “Essere solidale con il prossimo mediante l’aiuto ai deboli, i soccorsi ai bisognosi, la simpatia ai sofferenti”. 

Da allora Petra non ebbe più paura di agire e intervenire in situazioni in cui l’indifferenza degli altri rende invisibili le persone bisognose.