Lionismo e alpinismo: virtuosamente uniti per migliorare la vita in Mozambico
una spedizione socio - alpinistica in Mozambico di Maurizio Giordani socio del Lions Club Rovereto Depero
Il monte Phandambiri un massiccio granitico inviolato
Nel luglio del 2025, un gruppo di alpinisti italiani guidati da Maurizio Giordani, noto alpinista, Guida Alpina, Accademico del CAI nonché Socio del Lions Club Fortunato Depero di Rovereto, ha portato a termine una spedizione straordinaria nel cuore del Mozambico, con l’obiettivo di unire l’esplorazione alpinistica all’impegno sociale, umanitario e solidale.
Assieme a Maurizio Giordani, hanno preso parte alla spedizione gli alpinisti Manrico Dell’Agnola, Antonella Giacomini, Nancy Paoletto, Mirco Grasso e Samuele Mazzolini, coordinati a livello logistico da Anna Mazzolini, responsabile del settore Urban e Governance Expert di UN-Habitat.
La meta della spedizione è stata l’inedita scalata del Mount Phandambiri, un massiccio granitico inviolato che presenta due difficili inviolate pareti verticali di ben 850 metri, situato nei pressi dell’ultimo villaggio abitato del Mozambico, Zembe, raggiungibile solo dopo due giorni di viaggio in fuoristrada dalla cittadina di Beira. Un ambiente remoto e affascinante, dove la natura domina incontrastata.
Attrezzatura donata in Mozambico dal Lions club Fortunato Depero di Rovereto
Ne è nato un progetto umanitario oltre l’alpinismo. Dalla sfida sportiva e tecnica della scalata, infatti, la spedizione si è distinta per il forte impegno umanitario. L’obiettivo principale è stato portare assistenza concreta alle comunità locali, prive di accesso all’energia elettrica, servizi sanitari e infrastrutture di base.
Grazie al supporto del Lions Club Fortunato Depero di Rovereto, sono stati consegnati:
- farmaci di prima necessità,
- pannelli solari,
- un generatore elettrico,
- una postazione di telecomunicazioni satellitare autonoma.
L’attrezzatura è stata affidata alla maestra dell’unica scuola del villaggio, che è stata formata all’utilizzo dei dispositivi, garantendo così una gestione consapevole e sostenibile delle risorse donate.
In vetta al Phandambiri
La spedizione ha ricevuto un sostegno corale. Quali il Patrocinio del Distretto Lions 108 TA1, grazie alla sensibilità della Governatrice Antonella Genovesi, oltre al sostegno ufficiale del CAI (Club Alpino Italiano) e del Club Alpino Accademico Italiano. Anche i Lions Club del Mozambico, in particolare quello di Maputo, sono stati coinvolti nella fase organizzativa e logistica.
L’impresa ha attirato giustamente l’attenzione della stampa nazionale mozambicana, di media specializzati in alpinismo, tra cui il portale ufficiale del CAI “Lo Scarpone”. Ma non solo, vedasi le pagine di Belluno de Il Gazzettino e del Giornale delle Alpi, nonché di diverse emittenti radiofoniche e televisive, che hanno dato ampio risalto all’iniziativa, sottolineando l’importanza dell’apporto umanitario e il valore proprio del progetto, quale esempio di cooperazione internazionale nato dal basso, oltre al concreto impegno del Lions Club Fortunato Depero di Rovereto, appoggiato dal Distretto Lions 108 TA1, che comprende le province di Bolzano, Trento, Verona e Vicenza.
Il guidoncino del Distretto Ta1 a ricordo
Ne è nato un ponte umanitario tra Italia e Mozambico. Questa spedizione ha rappresentato molto più di una sfida sportiva: è stata un’occasione per creare un ponte di solidarietà tra l’Italia e il Mozambico, promuovendo il benessere delle comunità locali attraverso aiuti concreti, formazione e presenza attiva sul territorio.
Un progetto che dimostra come lo spirito anche dell’alpinismo vero e rispettoso possa superare i confini della montagna, diventando veicolo di inclusione, progresso, speranza e solidarietà.
E tutto questo grazie al Lions Club Fortunato Depero di Rovereto.
Paolo Farinati,