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LIONS4LEO

“Saper condividere” (un oggetto,un pensiero,un compito) è una capacità piuttosto rara che se vivessimo nel 1600 sarebbe motivata da Hobbes e Locke con la teoria secondo la quale gli uomini fin dal loro stato di natura sono conflittuali e questo non può che portare diffidenza.

Ma siamo nel 2014 e qualcosa deve pur essere cambiato e sono proprio organizzazioni come i Lions e Leo che ne fanno da esempio, come si è visto nella serata organizzata dal Distretto Leo 108ta1, il 28 febbraio 2014 al Crown Plaza Hotel di Verona, intitolata “Lions4Leo”. Lo scopo della serata era quello di fare un punto, in particolar modo con i club Lions padrini di un Leo Club e con i Club Leo, sui service svolti sinora, su come poter risolvere eventuali problemi e progettare assieme ai futuri presidenti Lions e Leo gli eventi del prossimo anno, cercando di fare o “continuare” a fare “squadra” per fare sempre di più e nel modo migliore possibile. A seguito della cena è intervenuto il presidenteLeo, Giovanna Pasin, che ha iniziato parlando in particolare del ruolo del Leo Advisor. Il LEO ADVISOR, il quale resta in carica di solito non più di 4-5 anni è infatti un anello di congiunzione tra il Leo club e il Lions club padrino; possiamo riassumere il suo compito con tre semplici parole: GUIDA, SUPPORTO, AIUTO. Egli ha il compito infatti di guidare i Leo, cercando sempre di proporsi in maniera discreta e mai impositiva, deve essere di supporto al Presidente e agli Officer di Club e aiutare lo sviluppo dei rapporti con i Lions Sponsor ed infine aiutare i Leo a raggiungere i loro obiettivi e motivarli nello svolgimento dell’attività di servizio. Proprio per le motivazioni sopra elencate non si tratta di una carica semplice e del resto non si nasce capaci di essere “Advisor “.

Oltre a questo, altri temi sono stati toccati che ci vorrebbero giorni da 36 ore per poterne parlare esiguamente. Un problema però che ha riscontrato, in particolare l’ attenzione dei partecipanti alla serata è stato: “ Perchè molti Leo compiuti i trent’anni non entrano in un club Lions?”. Le risposte ai quali i commensali hanno dato voce sono state molte, interessanti e anche già conosciute: dal cambiamento di priorità al compimento dei trenta e la concretezza di un lavoro, al costo in alcuni casi della quota troppa alta per dei ragazzi, fino ad arrivare ad una problematica fin troppo nota e chiacchierata, cioè l età spesso avanzata dei soci Lions. A tal proposito il signor Gianmarco Sciacchero interviene citando una frase di George Bernard Shaw, scrittore e drammaturgo, “l uomo non smette di giocare perché invecchia ma invecchia perché smette di giocare”: consapevolezza cioè che giocare non è prerogativa ed esclusiva dei Leo ma anche dei Lions.

Al termine della serata il presidente Giovanna Pasin conclude, esprimendo la sua opinione sulla riuscita della serata: “Credo che la serata sia perfettamente riuscita nell’obiettivo di creare una discussione e favorire uno scambio di idee costruttive per migliorare il rapporto tra i club Leo e i club Lions. Siamo partiti dalla figura del Leo advisor, anello di congiunzione tra i due club, cercando di capire come questa figura sia importante ma consapevoli del fatto che la cosa più importante sia l’entusiasmo e la voglia di conoscere e che facciamo parte della stessa famiglia, condividiamo gli stessi valori e ci sono delle barriere che ci dividono che possono senza dubbio essere abbattute”.

Forse molti saranno tornati a casa con gli stessi dubbi con cui sono arrivati o magari con nuove domande ma di una cosa siamo certi: tutti se ne sono andati con un idea comune in testa che mi permetto di esprimere con un proverbio cinese: “anche il più lungo cammino comincia con un solo passo”. Un passo che deve venire dai Lions e dai Leo perché è insieme che si compiono le cose migliori! Maria Giulia Bertuco (Adetta stampa Distretto Leo 108ta1)