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Ripartiamo dall’amicizia

Ripartiamo dall’amicizia: un cammino, un progetto. Ci chiediamo frequentemente come mai molti Soci si dimettono insoddisfatti, anche Soci lionisticamente anziani.

Una possibile concausa dell’insoddisfazione dei Soci potrebbe essere identificata nel fatto che all’interno del gruppo ci possono essere delle leadership circondate da soggetti-ombra che ruotano intorno con un movimento satellitare. Questi soggetti spesso nascondono delle potenzialità inimmaginabili che potrebbero essere delle risorse preziose per la vita lionistica. Vorrei, allora, tentare di tracciare un’ipotesi di percorso che potrebbe essere scandito dalle seguenti tappe:

1) Curare relazioni interpersonali dirette e non formali fra i Soci , con varie iniziative da parte del Club e dei singoli che coinvolgano in prima persona tutti i Soci. Per esempio, alcuni anni fa, abbiamo realizzato un programma radiofonico settimanale in cui si confrontavano un giovane Leo con un Socio Lions sui problemi più vari. L’iniziativa ebbe un grande successo che vide la compartecipazione di tante persone,tutte esperte nei temi trattati, che in quella occasione sono diventati protagonisti.

2) Raccogliere in un data-base le competenze dei Soci, anche di quelli che solitamente rimangono nell’ombra. Questo è un patrimonio conoscitivo che permetterebbe di individuare per ogni Service le persone più adatte.

3) Fare sentire ad ognuno la propria importanza nella Famiglia Lions, interpellando ogni singolo Socio, soprattutto il più lontano, il meno attivo, con grande disponibilità all’ascolto. Ciò può avvenire creando una rete relazionale fatta di rapporti interpersonali.che si può definire “AMICIZIA”.

L’ AMICIZIA, perciò, si concretizza come l’accettazione dell’altro, la condivisione di intenti, la capacità di ascoltare . Solo così, a mio parere, ogni Socio acquisterà un senso di appartenenza VERA a questa antica, ma sempre più attuale Associazione. Come diceva un Presidente internazionale, “My Club is my family” e, come in tutte le famiglie, ogni membro coinvolge tutti gli altri. Facciamo in modo che l’AMICIZIA sia determinante e che vada oltre la dimensione affettiva, per diventare base di progettualità lionistica.

Partiamo dal principio fondamentale del lionismo sancito nel codice dell’etica lionistica: «Considerare l’amicizia come fine e non come mezzo»; amicizia come insieme di differenze umane che, nella loro valorizzazione, creano una sorte di società nuova in cui ognuno offre il proprio contributo personale.

E’ un’utopia? No, perché l’amicizia non è un concetto astratto, ma va vissuta come obiettivo concreto a cui si arriva attraverso un dialogo aperto, una disponibilità all’ascolto, un’azione sinergica. Non ci sono alternative, perché se vogliamo, con il nostro essere LIONS , lasciare un segno nella nostra società, dobbiamo essere uniti e animati da una forza che rende tutti partecipi e attivi, in una marcia collettiva di speranza verso una società nuova.

Antonio Dezio