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Verso una comunicazione solidale

Il Covid-19 ha fatto irruzione nelle nostre vite e le ha stravolte. Le conseguenze sono state particolarmente negative e tra queste il rischio di manifestazioni ansiose-depressive legate a vari fattori: solitudine, problematiche economiche, conflitti intrafamiliari ecc…

Tra tante problematiche una delle concause molto frequenti, in particolare nelle persone anziane, è la paura di essere separati dalle persone care a causa del regime di lockdown. Il senso di solitudine che ne deriva è legato a un isolamento sociale imposto e non voluto, doloroso e nostalgico, privato di quelle relazioni giornaliere con gli altri: l’amico, il nipote, il figlio, i colleghi di lavoro.

In questo panorama storico è venuta meno la dimensione propria dell’essere umano, quella di vivere insieme agli altri.

In questo scenario particolarmente difficile da vivere, come ha affermato Papa Francesco a marzo dello scorso anno, “ci siamo trovati su una stessa barca, fragili e disorientati, ma allo stesso tempo importanti e necessari, chiamati a rimanere insieme e a confortarci a vicenda. Su questa barca ci siamo tutti e ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme. Nessuno si salva da solo”.

Il ruolo dei Lions in questo periodo è veramente importantissimo. Al di là delle conviviali mancate, fare una telefonata ai nostri soci più in solitudine, agli anziani, alle persone isolate perché positive al Covid, a tutti i soci che hanno superato la malattia e sono in convalescenza, credo che sia forse il service prioritario anche se non fa notizia. E se i nostri Amici e Fratelli non possono parlare, anche un messaggino scritto può testimoniare la nostra solidarietà e vicinanza.

Anche un annunciato abbraccio virtuale può infrangere la solitudine e lo stato di depressione che colpisce in modo insidioso ognuno di noi. Mandiamo dunque, con una telefonata, con un messaggio, con un incontro attraverso una piattaforma digitale un abbraccio virtuale a tutti: agli anziani che forse più di tutti sopportano il peso dell’isolamento, ai bambini spesso isolati nella loro abitazione, e a tutti gli operatori sanitari che rischiano giornalmente la loro vita per salvare quella degli altri. Pensiamo anche a tutti coloro che sono vittime della cultura dello scarto, i poveri, i disabili, i senzatetto che possiamo supportare anche con qualche aiuto economico, Questo oggi è il compito dei Lions e di ogni cittadino: portare avanti service programmati che non fanno rumore ma che a volte possono avere più valore.

Antonio Dezio