XLIV CONGRESSO DI APERTURA LIONS TA1 2024-2025
Musica, solidarietà, unità: tre parole, un programma.
“… In questo splendido tempio della musica dedicato a Scipione Maffei, grande erudito veronese del Settecento, dove si sono esibiti i più grandi musicisti e compositori e tra questi Amedeo Mozart …, ho oggi l’onore di dare a tutti un caloroso benvenuto, convinto che le note che ancora risuonano in questo gioiello possano essere il preludio per fare di tutti noi una grande armoniosa orchestra ….”
Con queste parole il 13 luglio il Governatore Alberto Marchesini ha aperto la relazione programmatica del XLIV Congresso del Distretto 108 TA1 per l’anno sociale 2024-2025.
Non è un caso che la sede scelta sia stata la Sala Maffeiana, “il tempio della musica “come viene definita; la musica che diventa la fonte ispiratrice del congresso, una guida che ci conduce verso l’interiorità e che ci spinge a costruire un futuro nuovo alla luce di una società in continuo cambiamento. La musica è stata la grande protagonista della giornata: gli intermezzi musicali di Giovanni che con la sua voce meravigliosa, tra una relazione e l’altra, ha ricreato una atmosfera di serenità e di speranza, il racconto finale di Ezzelino sulla Carmen e infine l’invito a partecipare la sera alla stupenda opera presso l’Arena di Verona.
Mi è venuto in mente quel giorno un episodio pubblicato nel 2022 in un quotidiano “La leggenda dell’ambasciatore al pianoforte sotto le bombe”: l’ambasciatore italiano in Ucraina Francesco Zazo a Leopoli, durante un attacco aereo, nella sala di attesa della stazione piena di persone, tra bambini che piangevano e gente che correva, iniziò a suonare al pianoforte e a far ascoltare la sua musica. Non era una stranezza, era un messaggio per chi scappava ed era nell’angoscia, che suggeriva che c’è un altro mondo oltre la guerra, quello della musica, della speranza. Nel nostro Distretto, dopo Giorgio Barbacovi, anche Alberto ha scelto la musica come linguaggio di fondo, un miracoloso mezzo che ci allontana dalle banalità e dai dolori della vita.
In questa atmosfera è stata lanciata la regola numero uno del prossimo anno “l’unità” e su questo concetto si è costruito il motto che ritroviamo anche nella locandina: “Insieme per un mondo migliore.”
Nel suo discorso, Alberto, ha focalizzato la realtà storica della società in cui viviamo oggi, caratterizzata da una povertà in continuo aumento, da una crescente conflittualità nei rapporti umani, dalla pandemia che ci ha spinto sempre più a isolarci e dalle guerre che seminano una cultura di violenza e di odio.
In questo contesto storico, ognuno di noi è sollecitato a scegliere da che parte stare.
“Ma noi”,si chiede il Governatore, “da che parte stiamo?”
“Noi stiamo dalla parte dei più deboli e vogliamo solo portare aiuto a chi ne ha necessità. Noi portiamo avanti i nostri valori di solidarietà, di pace e di non-violenza per tutti e tra tutti, seminando una cultura nuova, la cultura del servizio agli altri. Siamo un’Associazione Internazionale che non vede confini, stati sociali, colore della pelle.”
Qui il Governatore ha ricordato la Fondazione Internazionale che ci ha fatto sentire sempre una grande famiglia in tutto il mondo e che dobbiamo continuare a supportare, coscienti che quello che facciamo ha come scopo di portare a termine progetti umanitari su vasta scala, sia nei territori a noi vicini che in quelli più lontani.
Il nostro compito non è certo semplice: se però vogliamo avere successo dobbiamo lavorare uniti, essere dei Lions speciali, di qualità, essere dei mediatori tra le istituzioni e la gente e dare voce a chi non ne ha. Solo così riusciremo ad abbattere il muro dell’ostilità e dell’indifferenza; solo così potremo conquistare la nostra piccola parte di città. Se restiamo uniti in questo nostro compito possiamo essere forti e avere successo.
Partendo da tali concetti il Governatore ha poi presentato, motivandoli, i suoi punti programmatici che sono stati condivisi da tutti.
Durante la relazione, l’attenzione è stata molto alta e c’è stato un silenzioso ascolto da parte di tutti i presenti. Tra gli intervenuti erano presenti numerose autorità e tra questi il Sindaco di Verona dr. Damiano Tommasi, l’Assessore alle Politiche Sociali, la dottoressa Luisa Ceni, il Consigliere Comunale la dottoressa Anna Maria Molino, il Consigliere Regionale Avvocato Alberto Bozza e l’europarlamentare Flavio Tosi, ex sindaco di Verona. La presenza di queste autorità è stata particolarmente importante perché ha rappresentato una nuova tappa di collaborazione con le Istituzioni, obiettivo che perseguiamo da tempo nella nostra missione.
Particolarmente importanti sono stati gli interventi del Past International Director Elena Appiani, di Giuliana Liotard sulla LCIF, dei 2 Governatori del TA2 Ghaleb Ghalem e del TA3 Enrico Barbato. Il primo, in particolare, nel suo breve intervento, ha posto un accento speciale sull’attuale problema della guerra e sull’importante ruolo che abbiamo noi in termini di aiuto alle vittime e di sensibilizzazione alla pace.
A sorpresa, all’apertura del congresso, il Governatore ha consegnato a nome degli 8 Club di Verona, un assegno alla comunità montana di Moruri per l’acquisto di un defibrillatore. Tale presidio era stato richiesto dalla comunità dopo la morte improvvisa di una loro cittadina, per arresto cardiaco. Eravamo casualmente venuti a conoscenza di tale necessità sei giorni prima del Congresso e immediatamente il Governatore e la sua squadra si sono attivati, evitando numerose e lunghe pratiche burocratiche dell’Istituzione che ne avrebbero ritardato la consegna. Tale Service è stato un capitolo introduttivo del nuovo anno sociale a dimostrazione che il servizio e la solidarietà restano i primi obbiettivi del nostro programma.
Tutto il congresso è stato un programma, una proposta di cambiamento e di una pacifica rivoluzione. Ci chiediamo ancora: è realizzabile? Credo che la determinazione di Alberto, persona pragmatica, empatica, coinvolgente e determinata, coadiuvata da una squadra eccellente e da Soci motivati e fiduciosi sarà il segreto di un grande successo.
Forza Alberto.
Antonio Dezio