Il perché della partecipazione rarefatta
Innanzitutto devo ringraziare il nostro Governatore Maria Enrica che è riuscita a presenziare al convegno “Combattere la fame”, modificando, con sacrificio personale, i successivi spostamenti del giorno dopo a Milano (spero ci sia riuscita). E il cerimoniere distrettuale Elda Sosi sempre disponibile. Poi ringrazio il PDZ Carlo Manfroni e il presidente distrettuale Leo Daniele Zandaval che hanno dimostrato che i giovani Lions e Leo sono impegnati con il cuore e con concrete iniziative nel dare un contributo a questo tema che sappiamo bene si incrocia con il tema della povertà.
Anche in Italia dove sono presenti 2 milioni di poveri assoluti che necessitano di assistenza, ma soprattutto nei paesi sottosviluppati dove la miseria si incrocia con l’assenza di istruzione, con guerre, disastri ambientali (alluvioni, siccità, tempeste tropicali sempre più violente ) e con interessi di nazioni predatrici, con il risultato che un decimo della popolazione mondiale (800 milioni di persone) soffra di fame e malnutrizione. In molti di questi paesi un bambino su tre è sottopeso e il 10% nel Sub Sahara muore prima di aver compiuto i 5 anni e la loro sopravvivenza è appesa a un filo, condizionata com’è dall’accesso e disponibilità di cibo. Quasi come contrappeso in altri paesi un bambino su tre è sovrappeso.
La relazione del prof. Segrè autorità internazionale sul fronte dello spreco alimentare e autore di vari testi in proposito, ha ben inquadrato l’agghiacciante paradosso del nostro tempo sospeso tra scarsità e sovrabbondanza, tra malnutrizione e spreco. www.andreasegre.it
Il professore ha rilevato come molte risorse alimentari, eliminando gli sprechi, potrebbero addirittura essere disponibili a costo zero, ricordando che quasi un terzo del cibo prodotto nel mondo non viene utilizzato e si trasforma in costosi rifiuti. Una relazione precisa e puntigliosa basata su dati scientifici.
E così si potrebbero aiutare le masse umane che sacrosantamente rivendicano il diritto al cibo ed a una vita dignitosa. E riequilibrare un armonioso rapporto tra esseri umani e tra uomo e natura.
Non allego fotografie della sala che era desolatamente semivuota. Eppure mi era parso che la comunicazione avesse funzionato bene, creando interesse.
Certo le condizioni atmosferiche soprattutto per i soci lontani possono aver creato defezioni. Alcuni hanno anche chiamato scusandosi.
Ma resto profondamente deluso e meravigliato per la scarsa partecipazione soprattutto dei rappresentanti dei tanti club attivi con iniziative benemerite nel settore. Quasi che il tema della fame non meritasse approfondimento e confronto in ambito distrettuale. Poi evidentemente c’è chi preferisce trattare il tema durante le cene conviviali a pancia piena ma a quelli non mi rivolgo.
Vi lascio con una frase dello scrittore Gianni Rodari (inserita nella parte finale della relazione di Daniele Zandaval) e che è un po’ riassuntiva di quella che per lui vuole essere la missione dei Leo (ma certo anche dei Lions: N.B “mia aggiunta”) nell’area fame:
“Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambinocapriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra”.
Grazie per l’attenzione
Eugenio Rinaldi – Coordinatore Distrettuale “combattere la fame”, Coordinatore Distrettuale “aiuti all’Africa”
Vice Presidente della Associazione ONLUS ( I Lions italiani con i bambini nel bisogno ) “tutti a scuola in Burkina Faso.